Crostini Fegatini

I Crostini Toscani di Garibardi

Possiamo senz’altro dividere il genere umano in 2 grandi categorie: chi ama i crostini toscani (o di fegatini, o neri, chiamateli come vi pare) e chi no.

Ho visto clienti ai quali solo al sentirne parlare gli viene l’acquolina in bocca e altri che fanno delle espressioni come se stessimo proponendo veleno.

Io personalmente, come penso molti altri toscani (e non solo) associo questi crostini all’antipasto delle giornate di festa, prima di mettersi a tavola per il pranzo di Natale, mentre le mamme e le nonne spalmavano questa prelibatezza sul pane abbrustolito (a volte bagnato poi nel brodo di cappone) e noi di soppiatto ne rubavamo qualche pezzetto prima di celebrare degnamente il pranzo più importante dell’anno.

I commenti erano sempre gli stessi : “ Io li avrei tritati più fini “ , “ io più grossi “, “io li voglio con il pane asciutto “ , “ nooooo, meglio bagnato! “ eccetera, eccetera. Fatto sta che non si è mai visto avanzarne solo 1 nel vassoio…

Qui è racchiusa l’essenza di questa e di molte altre ricette toscane (scopri la ricetta della Schiacciata con l’Uva qui e gli ingredienti della Cucina Toscana qui). In ogni casa si fa una ricetta personalizzata dei crostini toscani e mai se ne assaggiano 2 uguali, ma questi crostini in tutti i casi sono innegabilmente l’Antipasto per eccellenza e, se fatti a dovere, degni di essere presenti in ogni menù di cucina internazionale.

Crostini Fegatini

La nostra ricetta

Ecco la nostra ricetta, ma, come vi ho detto, ne esistono mille altre con piccole e grandi variazioni di ingredienti. L’unico ingrediente imprescindibile è l’amore per le cose buone e la felicità di condividere il cibo con le persone a noi vicine.

Ingredienti:

  • Fegatini di pollo 300 gr.
  • Mezza cipolla bianca (oppure 1 scalogno)
  • 2 filetti di acciughe sotto sale
  • Qualche foglia di salvia (vedo che siamo gli unici a metterla, ma a noi piace così)
  • Capperi, 1 cucchiaio
  • Vin santo
  • Un po’ di brodo
  • Burro, Olio extra vergine, sale e pepe

Procedimento:

  • Tritare finemente la cipolla e farla imbiondire con 4 cuccchiai di olio e le foglie di salvia
  • Unire i fegatini precedentemente lavati e ai quali è stata tolta la vescichetta del fiele (di solito questa operazione la fa il “ pollaiolo”)
  • Cuocere per circa un quarto d’ora bagnando con un bicchiere di vinsanto
  • Togliere dal fuoco e tritate a vostro piacere (ci sono i fondamentalisti del tagliere, chi usa il passaverdure e chi un più moderno mixer) insieme ai capperi e ai filetti di acciuga
  • Rimettere sul fuoco per altri 10 minuti, aggiungendo una bella noce di burro
  • Regolate di sale e pepe (poco, non deve risultare ne’ salato, ne’ piccante) e aggiungete del brodo per dare la giusta consistenza, non troppo liquido (va spalmato sul pane!) e non troppo sodo
  • Spalmare l’impasto su delle fette di pane abbrustolite alte 6 o 7 millimetri.

A questo punto divertitevi con le varianti: chi usa il pane casalingo (toscano senza sale, come da tradizione), chi la frusta bianca, chi lo frigge, chi lo tosta, chi lo bagna nel brodo, chi ci spalma il burro e chi lo serve così, al naturale. Tanto, come fate, fate, qualcuno sosterrà sempre che era meglio…

Ma questo ve l’ho già detto e allora non resta che augurarvi Buon appetito!

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